8 settembre 1943 |
La radio annuncia la firma
dellarmistizio tra Italia e anglo-americani. |
9 e 10 settembre 1943 |
Il 9 settembre nasce in Italia il Comitato di Liberazione Nazionale (C.L.N.),
che chiama il popolo alla resistenza contro i tedeschi.
Questo organismo è formato dall'unione dei partiti antifascisti,
con il compito di promuovere e coordinare la lotta insurrezionale
nell'Italia occupata. Il C.L.N. si estenderà in quasi tutti i comuni e
fornirà l'inquadramento politico alla lotta di Liberazione. Il 10 settembre, a Piano Audi, Giovanni Picat Re si incontra con il maggiore Musso, l'ufficiale dentista Aldo Giardina e il cappellano don Squizzato. |
11 settembre 1943 | Aldo Giardina scende con una squadra a Germagnano e disarma i militi della Gaf alle casermette. |
12 settembre 1943 |
A Torino, entra in vigore il
coprifuoco a partire dalle ore 20. |
13 settembre 1943 |
Natale Rolando, sottufficiale alpino in forza al
battaglione Moncenisio con il "suo" tenente, Migliori, e i
sottotenenti Leoni, Rodano e Tabusso, raggiungono
Lanzo e si sistemarono in una baita della
frazione Vietti di Coassolo: da quella base cominciarono a organizzare
le azioni di guerriglia. Vincenzo Geninatti (Cent) in convalescenza nella sua casa di Mezzenile comincia ad organizzare una banda con l'amico Giulio Pocchiola. La prima sede è in una sua baita nella frazione Consolata. Cent venne unanimemente proclamato comandante. Prima impresa fu il colpo alla caserma della Gaf di Usseglio. L'esito superò ogni aspettativa, giacché oltre al bottino in armi, munizioni, coperte e muli, avuti dopo una finta resistenza, vi fu l'adesione dell'ufficiale (Morgan) e del plotone, passati interamente alla banda. |
15 settembre 1943 |
Arriva la notizia che Mussolini ha ripreso la suprema direzione del Paese
emanando i seguenti ordini del giorno: ORDINE DEL GIORNO DEL GOVERNO. |
22 settembre 1943 |
Il 22 il maresciallo Graziani, convocato a Roma all'Ambasciata tedesca, accetta l'incarico di Ministro della Difesa. Nasce così il Governo fantoccio che sarà simile ai vari governi creati dai tedeschi nei territori occupati. |
23 settembre 1943 | Il giorno 23 Mussolini rientra in Italia ed è nominato Primo Ministro. |
26 settembre 1943 | Il 26 il gen. Kappler ordina agli ebrei di Roma la consegna di 50 chilogrammi d'oro, pena la deportazione in Germania. Tutta la comunità ebraica si prodiga per raccogliere il quantitativo richiesto che viene raggiunto e consegnato, ma gli ebrei il 16 ottobre verranno ugualmente rastrellati e deportati nei tristi Lager dove si compierà il più orrendo dei crimini: il genocidio. |
27 settembre 1943 | Mussolini tiene la sua prima riunione e getta le basi del programma del Governo. Inizialmente intende ricostruire le Forze Armate soltanto sulla base della Mílizia Volontaria Sicurezza Nazionale, ma il maresciallo Graziani, nell'accettare l'incarico, fa presente che «l'Esercito deve essere Nazionale, apolítico, con quadri e truppe in parte volontarie», contando di reclutare la maggioranza di queste fra i seicentomila militari deportati ed internati in Germania. |
29 settembre 1943 |
Giungono a Courgnè alcuni fascisti in borghese con camicia nera su un camion, sparano per le strade per terrorizzare la popolazione uccidendo il Dott. Bertoldi e ferendo una donna. Prelevano come ostaggio il maresciallo dei carabinieri e un giovane e, dopo averli caricati su un automezzo, fanno una puntata in valle Soana, dove risulta vi sia una banda di ribelli. Giunti a Ronco si recano alla caserma dei carabinieri minacciandoli di connivenza con le bande. |
Settembre/Ottobre 43
Nel Canavese
Nelle Valli di Lanzo |
Si trasferisce a Piano Audi (Corio) un gruppo di
armati, in gran parte militari sbandati del V Regg. di artiglieria di
stanza a Venaria, comandati dal magg. Musso che si . collega, tramíte il
Comitato antifascista dì Ciriè, con Paolo Braccini membro del Comitato
di Liberazione Nazionale di Torino. Di questo
gruppo fanno parte numerosi ufficiali tra i quali i sottotenenti
Burlando, Azzarelli «Padre Walter», il cappellano della Div. Julia
Don Ottorino Squízzato, i tenenti Bologna, Terracini «Rossi»,
Gasperíni, Giardino, l'ufficiale di complemento Peppino Rje, il
sottufficiale di marina Alfonso Prospero Nicola, il sergente maggiore
Giovanni Picat Re e numerosi valligianí sbandati oltre ad ex prigionieri
di guerra di varie nazionalità. La formazione passa poi sotto il comando
del colonnello degli alpini Mirti. Nasce in
località Pian di Ceres un Gruppo comandato dal sottotenente Ruocco
Ettore. In ottobre, attaccato di notte da «SS» tedesche, quasi tutto fl
Gruppo viene catturato. Tre partígíaní verranno fucilati sul posto,
altri in prossimità di Torino e il rimanente deportati. |
2 ottobre 1943 |
Truppe tedesche fanno una puntatina in valle Soana. |
3 ottobre 1943
Nascono le Bande |
I tedeschi l'attaccano a Piano Audi. Gli uomini vogliono combattere ma gli ufficiali danno l'ordine di ritirarsi a causa dell'ínsufficiente armamento. Tutti i magazzini e gli automezzi vengono abbandonati e cadono nelle mani del nemico. Dopo il rastrellamento nascono i primi contrasti e la formazione si
scinde in diversi gruppi. |
7 ottobre 1943 |
Valdellatorre, 11 partigiani vengono uccisi dai tedeschi. |
9 ottobre 1943 |
La Valle di Lanzo è attaccata da una colonna tedesca.
Le bande in via di formazione non sono in grado di sostenere scontri e
cercano di sfuggire al rastrellamento. Il nucleo comandato da Ettore
Ruocco viene attaccato di notte da SS tedesche guidate da una spia serba
e quasi tutti gli uomini vengono catturati. Tre patrioti, Bianco
Ambrogio di anni 29, Filippo Benvenuto di anni 27 e Pepe Antonio,
sorpresi in una baita a Pian di Ceres, vengono uccisi sul posto, la
maggior parte degli altri in prossimità di Torino. |
10 ottobre 1943 |
Appare un manifesto a firma del Ministro dell'Interno dove si annunciano pene severe e la condanna a morte per chi da aiuto ai partigiani. |
13 ottobre 1943 |
Il Governo Reale di
Badoglio dichiara guerra alla Germania. |
24 ottobre 1943 | Lesponente fascista Domenico Giardina viene ucciso a Torino in via
Carlo Alberto. Nel tardo ottobre 1943 si era formata, nel territorio di Forno, una banda partigiana, con il nome di gruppo monte Soglio, comandata da Nicola Alfonso Prospero. Si stanziò dapprima in località Giacoletti e poi ai boiri, sulle pendici del monte Soglio, dove si acquartierò nelle varie baite del luogo utilizzate solamente nel periodo del pascolo in montagna. Appartenevano a questa banda giovani antifascisti del luogo, militari del disciolto esercito regio, molti impossibilitati a raggiungere le proprie case nellItalia centro-meridionale, prigioneiri di guerra fuggiti dai campi di detenzione: condividendo tutti le difficoltà di una vita difficile e pericolosa quale era quella delle bande partigiane. |
1° novembre 1943 Primo bando della R.S.I. | Costituitasi la Repubblica Sociale Italiana, per volontà ed agli ordini dei tedeschi, il 1° novembre del '43 esce il primo bando che intima a tutti i militari sbandati la presentazione e la consegna delle armi entro le ore 17 del 10 novembre in caso contrario sarà considerato ribelle. Pochi rispondono al bando, la maggior parte raggiunge le prime bande in montagna. Il bando viene ulteriormente prorogato ma senza risultati. |
7 novembre 1943 |
Torino subisce la prima grande incursione diurna, compiuta da un centinaio di aerei: i morti sono 202 e i feriti 346. E il primo giorno di scuola per elementari e medie. Due partigiani del gruppo Soglio su ordine del comando si recano da due industriali di Forno per invitarli per comunicazioni ma vengono accolti a fucilate. Muore il giovane Carlo Monzoni di anni 21 e rimane ferito il compagno. |
10 novembre 1943 | Scaduto il bando di presentazione e non avendo raggiunto l'effetto sperato, i fascisti con un'ordffianza lo prorogano di altri quindici giorni. Anche la proroga, con la lusinga del foglio di congedo, non servirà a molto, mandando delusa la loro aspettativa. Pochi ex militari si presentano e di questi la maggioranza sono ufficiali. |
13 novembre 1943 |
Viene istituita la Guardia Nazionale Repubblicana (GNR) Continua intanto la caccia agli ex prigionieri di guerra e il giorno 13 ad Ivrea viene catturato e fucilato l'australiano Mudye Ross. |
15 novembre 1943 | Inizia lo sciopero a Torino alla Fiat Mirafiori. |
22 novembre 1943 | Goglio Battista «Titala» viene fermato dai carabinieri di Pont Canavese per ordine delle autorità fasciste, su denuncia di un centurione della milizia di Ivrea. Il maresciallo dei carabinieri si rifiuta di compilare il verbale essendo stato costretto ad effettuare il fermo senza conoscerne il motivo. «Titala» viene condotto ad Ivrea per interrogatorio, il fermo si tramuta subito in arresto ed è tradotto alle carceri della città. |
25 novembre 1943 | Rastrellamento a Corio, cade il partigiano Vallero Domenico di San Maurizio di anni 18 e qualche giorno dopo Vivarelli Riccardi di anni 24 ex ufficiale dell'esercito. |
1 dicembre 1943 | Nuovo bombardamento aereo diurno su Torino (101 morti). |
6, 7 e 8 dicembre 1943 Forno Canavese: lotta e sangue. |
Il 6 dicembre 1943 il gruppo monte Solio riuscì a
portar via, dal campo di Lombardore quattro mitragliatrici e diversi fucili con
relative munizioni ed un mortaio che, al ritorno in sede, venne affidato a don
Felice Pol, cappellano dei Milani affinché lo nascondesse. |
11 dicembre 1943 | Nel centro di Courgnè i partigiani giustiziano un collaborazionista. Un altro prelevato a Bairo viene giustiziato a Sant'Antonio di Castellamonte. |
13 dicembre 1943 | A Cuorgnè i fascisti installano un presidio alla caserma Pinelli |
15/30 dicembre 1943 |
I fascisti compiono diverse puntate in Valle Sacra allo scopo di catturare ribelli e ex prigionieri di guerra che vivono presso il Santuario di S. Elisabetta e nei casolari vicini. |
23 dicembre 1943 | Torino, il fascista Aldo Morej viene ucciso dai partigiani. |
24 dicembre 1943 |
Pattuglie di SS tedesche e fascisti giungono a Chiaves, catturano in combattimento alcuni partigiani rimasti feriti senza munizioni e li fucilano. Muoiono Ferrando e Tibaldi. |
28 dicembre 1943 | Rastrellamento che si estende fino a Ceres, Cade Supertino Mario. |